IL SOGNO: NICOLA ZAMUNER DALLE DOLOMITI A VENEZIA. IL TEAM.

Buongiorno sognatori,

abbiamo deciso di far raccontare la loro storia ai membri del team di “Nicola Zamuner: dalle Dolomiti a Venezia” per far capire che nulla è impossibile, che i sogni sono raggiungibili, che il lavoro di squadra è parte integrante della realizzazione.

Oggi parlerà il protagonista: Nicola Zamuner.

Nicola Zamuner

Mi chiamo Nicola Zamuner, atleta trevigiano pluri-medagliato nonché campione Mondiale ed Europeo di canoa. Vent’anni fa scoprii alle Hawaii il SUP (Paddle Stand Up) e, facendo tesoro di questa innovazione sportiva, decisi di divulgarlo in Italia. Per anni mi sono allenato nel fiume sacro alla patria, la mia meravigliosa palestra, “la Piave”. Il sogno di discenderlo tutto è nato con il tempo, ore e ore di allenamento per tenere quell’equilibrio che sta alla base di questo sport. Iniziai così ad osservare con tutt’altro occhio la natura intorno a me. La bellezza del territorio che abbiamo, il piacere delle piccole scoperte che oggi giorno la natura mi regalava. È stato questo che ha creato in me il sogno.

Nicola e Pier

Ma qual era il mio sogno? Partendo dal Monte Peralba per arrivare a Venezia, correndo sul monte per poi percorrere la via dell’acqua, un ritorno al passato per ricordare gli antichi zattieri. Il lavoro passato, attraverso l’innovazione futura, per dare una nuova immagine al sacro fiume che sa di vita, nel rispetto delle vittime e dei caduti in guerra. Non avrei mai pensato di arrivare fino a dove sono arrivato. Quando mi hanno detto che era stato selezionato per la 77° Edizione del Festival del Cinema di Venezia, è stato come vincere le Olimpiadi, un’emozione pazzesca, indescrivibile. Sono ancora sbalordito per quello che sono e siamo riusciti a fare. Dico siamo perché sono stato appoggiato da un team di persone che prima di tutto credevano in me come persona.

Nicola, Giovanni, Davide, Silvia alla 77° Edizione del Festival del Cinema di Venezia

Ormai tra di noi ci diciamo sempre “abbiamo fatto l’impresa sull’impresa”. Stenterete a crederci ma in meno di una settimana, tra pioggia, vento, trekking, caldo e zanzare, siamo riusciti a realizzare tutte le riprese prefissate. Abbiamo affrontato i contrattempi in modo naturale senza incorrere in ulteriori intoppi. Il risultato ottenuto ha dell’incredibile, un’emozione, esperienza, brivido che porterò sempre nel cuore. Credo che il nostro team possa essere paragonato ad una famiglia, quando ti circondi di persone che ci credono e sono affiatate, è più facile raggiungere la cima più alta. Non è stato sempre semplice, lo ammetto, le difficoltà e i limiti che ha l’acqua selvaggia nella parte alta del Cadore, non mi hanno reso la vita facile.

Ma essere il primo a realizzare tutto ciò mi ha dato quella spinta per affrontare la sfida con l’entusiasmo di un bambino e questo mi rende molto orgoglioso!

Desideravo che questa impresa lasciasse il segno e che venisse ricordata come unica; il modo in cui scoprirete le meraviglie venete vi stupirà. Credo che tutto questo possa anche essere un bellissimo messaggio alle generazioni future e un ottimo elogio allo sport.

Grazie a Yourdreamhub e al mio team!”

Nicola