Smiling School – Il Sogno di una Scuola: la genesi

Ciao Sognatori!

pronti per proseguire il racconto?

Ci eravamo lasciati con un grande obiettivo, costruire una nuova scuola che potesse ospitare 200 bambini di strada che vivono in una baraccopoli di Nairobi, Kenya.

I problemi erano però diversi: trovare un terreno nelle vicinanze? Sarebbe stato abbastanza grande per poter ospitare tutte le classi? Da dove iniziare la ricerca?

La baraccopoli non è esattamente un luogo in cui ci sia molta garanzia di trovare un posto del genere, con un atto di proprietà valido e tutto il resto a norma di legge.

La ricerca di un terreno, anche edificato, non è nulla senza un buon avvocato che ti segua nella pratica: quello che a prima vista può sembrare il posto giusto, per dimensioni e atto di proprietà, alla fine risulta essere, a tutti gli effetti, una “fregatura”.

Ci sono voluti anni di ricerca, sopralluoghi a non finire, per arrivare finalmente a trovare “il posto giusto”, che con sommo stupore è risultato essere proprio il primo posto che avevamo visitato la prima volta, alla genesi del nostro viaggio!  

Una piccola struttura, sede precedente di un’Associazione italiana che ne supportava una keniota, una sede che sarebbe diventata la nostra nuova scuola.

Siamo già al 2018, sono passati parecchi anni dal nostro primo arrivo nella Smiling school, la scuola, grazie al sostegno di Una Mano per un Sorriso – For Children si è allargata parecchio, e il numero di studenti è cresciuto esponenzialmente di anno in anno.

La conquista più grande è stato l’aumento del numero nell’ultima classe, l’ottava (corrispondente alla terza media italiana). Se nel 2013 infatti era frequentata da 3 studenti, ora il numero era arrivato sopra i 15! 

Quell’anno, in attesa di concludere l’acquisto, abbiamo deciso di fare una sorpresa ai ragazzi: una bella gita di classe! 

E così è stato, destinazione: il Museo di Storia naturale di Nairobi. Provate a immaginare l’emozione dei ragazzi (a 15 anni molti di loro non erano mai andati oltre i confini della baraccopoli) nel ritrovarsi catapultati all’interno di un museo.

Una guida ci ha accompagnati attraverso le varie sale di esposizione, parlando della storia del Kenya, dell’evoluzione della specie umana e animale, fino al pezzo forte del museo, il rettilario e l’acquario. Per i ragazzi questo è stato forse il momento più bello, molti di loro non avevano mai visto un pesce in un acquario.

Questa gita è stata fondamentale per aiutarci a decidere come proseguire con il progetto: la nuova scuola avrebbe ospitato i ragazzi più grandi, un luogo sano dove avrebbero potuto studiare e crescere in modo sicuro, lontani dalla strada.

Rimaneva solo un ultimo passaggio: convincere il proprietario, un signore anziano senza un braccio, a venire fino a Nairobi dalla zona di campagna dove si era trasferito, per firmare l’atto di vendita.

Per questo ci sono volute parecchie settimane di negoziazione ma alla fine, dopo un viaggio notturno di 8 ore in matatu (gli autobus locali, molto simili ai nostri furgoni a 9 posti), e due ore di piki piki (una moto che viene utilizzata come altro mezzo di trasporto veloce), siamo riusciti a raggiungere l’anziano signore in campagna e fargli mettere la firma, accaparrandoci così il terreno dove avremo costruito finalmente la nuova scuola!!

Se vuoi avere informazioni più dettagliate scrivici!

Se ti sei perso il primo post, qui lo puoi leggere.